  
La grandezza di Concetta Lombardo, martire per la purezza, sta anche nella sua semplice vita cristiana, al centro della quale pone la Parola di Dio e la sua volontà, che lei cerca avidamente e fedelmente. Nata a Staletti (CZ) il 7 luglio 1924, oltre che sbrigare le faccende domestiche, lavorare saltuariamente nei campi e fare la sarta per aiutare la madre rimasta vedova, Concetta partecipa attivamente alle iniziative pastorali. Esemplare giovane dell'Azione cattolica e catechista, aderisce al Terz'Ordine Francescano. Desiderosa di realizzare la sua femminilità con un amore benedetto dal sacramento del matrimonio, non potrà coronare il suo sogno a causa di un uomo sposato che, dopo due anni di insane profferte, all'ennesimo fermo rifiuto, la uccide. E’
il 22 agosto 1948.
Come la beata Pierina Morosini (1931-1957), s. Maria Goretti (1890-1902), la beata Carolina Kozka (1898-1914), anche la serva di Dio Concetta Lombardo, deve annoverarsi nella lista delle martiri per la difesa della purezza, di cui più sopra sono ricordate alcune figure, più vicine a noi nel tempo.
Concetta Lombardo nacque a Staletti in provincia di Catanzaro, il 7 luglio 1924, dopo solo sette mesi il padre morì e la madre con grandi sacrifici, dovette crescere da sola, le due figlie Concetta e Angela.
Divenuta adolescente veniva ammirata per la sua avvenenza, ma ancor più stimata per la sua fervida pietà, per il candore del cuore, lo spirito di sacrificio; la sua fede semplice e sincera le dava la forza di dedicarsi con amore alle fatiche domestiche, ai lavori stagionali nei campi e agli impegni di apprezzata sartina.
Partecipava con entusiasmo alle iniziative pastorali della parrocchia, membro attivo dell’Azione Cattolica, svolgeva con zelo il compito di catechista, inoltre aveva professato la Regola del Terz’Ordine Francescano.
Disposta ad una proposta di matrimonio che le era stata fatta, sognava di realizzare la sua femminilità con un amore benedetto dal Sacramento del matrimonio; ma i suoi sogni non si poterono realizzare, a causa della passione di un uomo sposato e con figli, che prese a circuirla in tutti i modi, con la pretesa di portarla a vivere con lui. Concetta per due anni dovette difendersi con energia da queste insane profferte, finché il 22 agosto 1948, mentre era al lavoro nei campi con una zia, sul colle di Copanello, il pretendente, travolto dalla passione, la raggiunse rinnovandole l’impossibile proposta; al suo fermissimo rifiuto, le sparò un colpo di pistola mortale; poi rivolta l’arma contro sé stesso, si tolse la vita. Il fatto suscitò grande scalpore e molti considerarono la morte di Concetta, come un vero martirio; il Terz’Ordine Francescano, fece sua l’istanza di valorizzare l’eroico comportamento di questa ragazza di 24 anni, vero modello di fermezza cristiana e di fedeltà evangelica, da additare come esempio luminoso al mondo di oggi. Con l’assistenza dei Frati Minori Conventuali, fu avviata la causa per la sua beatificazione, poi introdotta dall’arcivescovo di Catanzaro – Squillace, il 30 gennaio 1990.
Autore: Antonio Borrelli |