S
anta Gemma Galgani
1878-1903
Il rapporto di S. Gemma Galgani
con il suo Angelo custode è talmente confidenziale
che lo usa anche come portalettere.
Molti sono gli episodi che narrano
delle misteriose consegne della corrispondenza
inviata dalla Santa al suo direttore spirituale
a Roma, Padre Germano Gruoppolo, avvenute
per via angelica. Gemma si rivolge con estrema
fiducia e semplicità al suo Angelo custode
per far giungere le lettere che scrive a Padre
Germano. I motivi per cui chiede l’inter-
vento angelico sono principalmente due: la
mancanza di denaro e il desiderio di avere
una risposta nel più breve tempo possibile.
La prima lettera spedita a Padre Germano
del 14 settembre 1900 viene recapitata
dall’Angelo custode. Di solito il portalettere
ad un tratto mi dice che l’Angelo è passato
dalla finestra del signor Lorenzo con la
lettera in mano. Io corro subito a chiamare
il signor Lorenzo che teneva la chiave in
tasca, e gli dissi: “Andiamo subito a vedere”.
Si guardò, ma la lettera non c’era più.
Dunque, mi dica subito se l’ha ricevuta».
Padre Germano risponde il
21 giugno: «Ricevo in questo momento le
due lettere di cui mi parlava nella sua ultima
pregiatissima lettera. Una porta la data del
12 e l’altra è senza data; mi sono giunte
ambedue insieme. Iddio è carità infinita.
Che meraviglia di vederlo abbassarsi così
celeste preleva le lettere nascoste nel casset-
tone di Gemma e le imbuca nella cassetta
postale con il dovuto francobollo; altre
volte, invece, è proprio lui che le recapita
al destinatario.
Per accettarsi della veridicità dei
racconti di Gemma, Padre Germano si mette
d’accordo con la signora Cecilia Giannini, la
quale cerca di scoprire se la Santa compie
degli inganni o se la sua fiducia nell’Angelo
custode è da lui contraccambiata. Il 17 giu-
gno 1901, la signora Giannini scrive a Padre
Germano per metterlo al corrente delle sue
ricerche sulle misteriose consegne delle lettere
a mezzo l’Angelo: «Il giorno 12 giugno 1901
le fu spedita una lettera. L’ha ricevuta?
Questa fu spedita così. La detti al signor
Lorenzo, ed esso la mise sotto chiave, la sera
del giorno 12. Il giorno 13, circa le tre dopo
mezzogiorno, stavo a fare i lucignoli, e Gemma
nell’orto col bimbo in braccio; quando tutto
verso le sue povere creature!». Il 4 agosto
1901, la signora Giannini scrive ancora a
Padre Germano per metterlo al corrente di
una ulteriore prova se l’Angelo custode di
Gemma veramente fa il portalettere: «Ieri
Gemma scrisse a Lei, mi dette la lettera e io
la misi sotto chiave. Stamani, 4 agosto, circa
le nove, nel tempo che si prendeva il caffè,
Gemma mi ha detto: “La lettera è partita”.
Subito sono andata a vedere, e non vi era più.
La prego a dirmi quando l’ha ricevuta.
Dunque è stata scritta il 3 e presa il 4”. E
Padre Germano conferma l’avvenuta ricezione
delle due missive: «Ieri sera ebbi due lettere,
una di Lei e l’altra di Gemma, impostate
ambedue il 4». Queste sono le meraviglie
che Dio compie tramite i suoi Angeli.