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						eato Gerardo Cagnoli 
					
				
			
					
						1267-1342
					
				
			
					
						Il Beato Gerado nacque a Valenza
					
				
			
					
						nel 1267. Dopo la morte dei genitori, 
					
				
			
					
						a 23 anni, decise di diventare un pellegrino
					
				
			
					
						mendicando e visitando i santuari. Nel 1307
					
				
			
					
						entrò nell’Ordine dei Minori Conventuali 
					
				
			
					
						a Randazzo (Sicilia). 
					
				
			
					
						Dopo una santa vita, costellata 
					
				
			
					
						da numerosi miracoli, morì a Palermo il 
					
				
			
					
						29 dicembre del 1342. Il suo corpo può
					
				
			
					
						essere venerato a Palermo, nella Basilica di
					
				
			
					
						S. Francesco. Il Beato Gerardo compì nume-
					
				
			
					
						rosi miracoli già in vita. Uomo di grande
					
				
			
					
						preghiera, in più di un’occasione venne 
					
				
			
					
						soccorso dagli Angeli. I suoi biografi raccon-
					
				
			
					
						tano che una volta, era il giorno di Pasqua,
					
				
			
					
						ed il cuoco del convento si era ammalato. 
					
				
			
					
						Il padre guardiano chiese allora al Beato
					
				
			
					
						Gerardo di sostituirlo nel preparare i pasti.
					
				
			
					
						Nonostante non sapesse minimamente da
					
				
			
					
						dove cominciare, il Beato accettò in segno
					
				
			
					
						d’obbedienza e subito cominciò a pregare.
					
				
			
					
						Qualche istante prima dell’ora di pranzo, il
					
				
			
					
						fuoco non era neanche stato acceso e il padre
					
				
			
					
						guardiano irruppe nella cucina sgridandolo.
					
				
			
					
						Il Beato allora lo rassicurò dicendogli:
					
				
			
					
						«Padre mio, state tranquillo, i frati avranno
					
				
			
					
						di che mangiare!». Incuriosito da quella 
					
				
			
					
						risposta, il superiore uscì dalla cucina e
					
				
			
					
						cominciò a spiarlo attraverso il buco della
					
				
			
					
						serratura. Improvvisamente vide apparire un
					
				
			
					
						Angelo, sotto le sembianze di un giovane
					
				
			
					
						uomo di una grande bellezza, che portava
					
				
			
					
						ogni sorta di alimenti. L’Angelo poi appa-
					
				
			
					
						recchiò la tavola del refettorio, portò le 
					
				
			
					
						pietanze e poi sparì. Dopo il pasto i frati 
					
				
			
					
						testimoniarono che non avevano mai man-
					
				
			
					
						giato così bene in vita loro.
					
				
			 
			
			 
			
			 
			
			