Beata Anna Schäffer
a Beata Anna Schäffer, mistica tedesca
vissuta alla fine del XIX secolo, ebbe
molte apparizioni delle Anime del Purgatorio,
tra le quali questa che racconta nel suo
Diario : «Il 22 luglio 1918 feci questo
sogno riguardante le povere anime. Mi
sembrò di andare a trovare una donna
molto ammalata; questa mi disse che
dalla sua stanza dovevo attraversarne
altre sei e poi fermarmi a lungo nella
settima. Mi prese una forte angoscia e
pensai: “Certamente queste sono delle
povere anime”. Tuttavia, senza esitare aprii
la porta e gridai: “Mio Gesù, misericordia
per tutte voi!”». «Il 21 ottobre 1918
sognai un ragazzo di dodici anni morto
poco tempo prima; pur così giovane, si
trovava anche lui in Purgatorio. Mi disse
che stava soffrendo moltissimo la sete e
mi chiese di pregare per lui, perché aveva
un caldo tremendo».
E ancora: «Il 12 gennaio 1919
sognai che una ragazza, tra i quattordici
e i sedici anni, veniva nella mia stanza.
Quando mi prese la mano per salutarmi,
la sentii completamente gelida e quindi
le chiesi: “Sei così fredda perché sei uno
spirito?” ed ella mi rispose: “Sì, ed è per
questo che sono venuta da te, per dirti:
‘Prega per me’; nessuno lo fa da molto
tempo, perché tutti mi credono ormai nella
visione beatifica di Dio, mentre invece
sto ancora soffrendo in Purgatorio”.
Allora le chiesi di dove fosse ed ella
mi rispose che era di Oberdolling. Le
consigliai quindi di ritornare dai suoi
parenti: “Può darsi che anche loro ripren-
dano a pregare per te”.
Quella povera ragazza andò, come le
avevo detto dai suoi congiunti, ma passata
un’ora bussò nuovamente alla mia porta
e mi disse piangendo: “I miei parenti
non hanno pregato per me” e continuò:
“Quando morii ebbi come potente
avvocata la Santissima Vergine, ma anche
la patrona di cui ho portato il nome e
un’altra Santa vennero in mio aiuto”.
Mi disse anche il nome di queste sue
protettrici, ma una volta svegliata, non
riuscii più a ricordarli. Le risposi: “Stai
tranquilla: pregherò molto per te”, ed ella
aggiunse: “La mia patrona mi aveva già
predetto tutto questo: grazie a lei, infatti, so
anticipatamente i conforti che riceverò”».
Ancora un’altra apparizione: «Il
primo marzo 1919 sognai per tre volte il
Purgatorio e ogni volta tra quelle anime
riconobbi dei conoscenti.
Sabato 29 novembre 1919 sognai
di essere in Purgatorio e vidi le anime
soffrire in maniera indicibile. Non è
proprio possibile descrivere tutta la
sofferenza di queste povere anime! Vidi
fra loro anche dei conoscenti, morti già da
parecchi anni, che soffrivano moltissimo».
Infine, una visione del 25 luglio
1920: «Sognai di una donna che avevo
conosciuto e che era morta già da molti
anni; era ancora in Purgatorio e mostrava
di soffrire in maniera indicibile.
Vedendola così le dissi: “Per quanto io
abbia sofferto moltissimo fino ad ora, il
mio patire non è niente in confronto al
tuo: è come fresca rugiada!” Quella donna
mi raccomandò tanto: “Prega per me”».
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