San Pio da Pietrelcina
I
l 13 febbraio 1913 Padre Pio in una
lettera al suo direttore spirituale,
Padre Agostino, scrisse: «…Non temere
io ti farò soffrire, ma te ne darò anche
la forza – mi ripete Gesù. Desidero
che l’anima tua con quotidiano occulto
martirio sia purificata e provata; non ti
spaventare se io permetto al demonio di
tormentarti, al mondo di disgustarti,
perché niente prevarrà contro coloro che
gemono sotto la Croce per amore mio e
che io mi sono adoperato per proteggerli».
Ancora il 12 marzo 1913: «…Sentite,
Padre mio, i giusti lamenti del nostro
dolcissimo Gesù: Con quanta ingratitudine
viene ripagato il mio amore per gli uomini!
Sarei stato meno offeso da costoro se li
avessi amati di meno. Mio Padre non vuole
più sopportarli. Io vorrei cessare di amarli,
ma… (e qui Gesù tacque e sospirava, e
dopo riprese) ma ohimé! Il mio cuore è
fatto per amare! Gli uomini vili e fiacchi
non si fanno nessuna violenza per vincersi
nelle tentazioni, che anzi si dilettano
nelle loro iniquità.
Le anime da me più predilette,
messe alla prova mi vengono meno, le
deboli si abbandonano allo sgomento
ed alla disperazione, le forti si vanno
rilassando a poco a poco. Mi lasciano
solo di notte, solo di giorno nelle Chiese.
Non si curano più del Sacramento
dell’altare; non si parla mai di questo
Sacramento di amore; ed anche quelli che
ne parlano ohimé! con quanta indifferenza,
con che freddezza. Il mio Cuore è
dimenticato; nessuno si cura più del mio
amore; io son sempre contristato.
La mia Casa è diventata per molti
un teatro di divertimenti; anche i miei
ministri che Io ho sempre riguardato
con predilezione, che io ho amato come
pupilla dell’occhio mio; essi dovrebbero
confortare il mio Cuore colmo di amarezze;
essi dovrebbero aiutarmi nella redenzione
delle anime, invece chi lo crederebbe?
Da essi debbo ricevere ingratitudini e
sconoscenze.
Vedo, figlio mio, molti di costoro che…
(qui si chetò, i singhiozzi gli strinsero la
gola, pianse in secreto) che sotto ipocrite
sembianze mi tradiscono con Comunioni
sacrileghe, calpestando i lumi e le forze
che continuamente dò ad essi…».