Benedettini Abbazia di Latrobe
el 1859 nell’Abbazia benedettina di
Latrobe negli Stati Uniti d’America
accaddero delle cose inspiegabili che
suscitarono l’attenzione dell’opinione pub-
blica. Per far tacere le polemiche, l’abate
Wimmer rilasciò questa dichiarazione
firmata: «Nella nostra abbazia di S. Vincenzo
presso Latrobe, il 18 settembre 1859 un
novizio vide apparire un religioso che
da quel giorno fino al 19 novembre si
presentò regolarmente dalle undici del
mattino fino al mezzodì, o dalla mezzanotte
alle due antimeridiane. Il 19 di detto
mese essendo stato lo spirito interrogato
dal novizio in presenza d’un altro religioso
di quella comunità, rispose che da settan-
tasette anni stava penando per non aver
soddisfatto all’obbligo della celebrazione
di sette Messe; che era già apparso in
diverse epoche a sette altri Benedettini
di quel monastero senza che lo avessero
mai potuto comprendere, e che se il detto
novizio non fosse venuto ora in suo soccorso,
non avrebbe più avuto facoltà di compa-
rire se non dopo undici anni. Domandava
quindi che fossero celebrate le sette Messe,
che il novizio per lo spazio di sette giorni
dovesse fare esercizi spirituali e conservare
perfetto silenzio, e per trenta giorni
dovesse recitare tre volte al dì il salmo
Miserere coi piedi scalzi e le braccia
aperte. Nello spazio dal 20 novembre al
25 dicembre, adempiute queste prescri-
zioni del defunto, lo spirito dopo la
celebrazione dell’ultima Messa cessò di
comparire. In tutto questo tempo si era
egli presentato con maggior frequenza,
eccitando il novizio colle più commoventi
espressioni a pregare per le anime del
Purgatorio, dicendo che queste infelici
soffrono orribilmente e che sono gradi-
tissime a coloro che contribuiscono ad
affrettare la loro salvezza. Soggiunse poi
che di cinque sacerdoti morti fino allora
nell’abbazia, nessuno era ancora salito
in Cielo, e che tutti stavano soffrendo in
Purgatorio».
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