Beata Agnese di Gesù Langeac
entre la domenicana Beata Agnese
di Gesù stava pregando in coro,
le apparve una religiosa a lei sconosciuta,
col volto triste che la osservava. Sentì una
voce dirle:
«Colei che ti sta presente è la suora
d’Altavilla». Si trattava di una monaca
del Puy morta dieci anni prima. Durante
l’apparizione la defunta non pronunziò
più parole, ma fece capire di aver bisogno
di suffragi. La Beata Agnese si mise allora
fervorosamente a pregare per lei. Per ben
tre settimane la monaca defunta le apparve
specialmente dopo la Comunione e l’ora-
zione comune e faceva capire di essere in
pena. La Beata raccontò quanto accadeva
al confessore, il quale ritenne opportuno
far conoscere i fatti alle monache di
S. Caterina del Puy, dove aveva vissuto la
religiosa. La Beata Agnese però lo convinse
a non rivelare a nessuno quelle apparizioni
per evitare il rischio di essere presi in
giro come visionari. Nonostante i suffragi,
le penitenze e le preghiere offerte per la
defunta, ogni volta le appariva come se
niente le giovasse. Allora la Beata cominciò
a dubitare che si trattasse veramente di
un’anima del Purgatorio, ma il suo
Angelo custode le confermò che era
autentica e che soffriva così per essere
stata tiepida nel servizio a Dio.
della religiosa defunta. In quel momento,
sentì dentro di sé un calore avvolgerle
tutto il corpo, dal quale comprese che la
defunta era in Purgatorio. Un giorno,
infatti, riconobbe suor Serafica tra molte
anime che soffrivano tra le fiamme, e sentì
la sua voce che le chiedeva aiuto. La defunta
le apparve ancora un’altra volta per chie-
derle la sua benedizione. Dopo otto giorni,
la Beata appena fatta la Comunione, si
mise a pregare per quell’anima, perché
fosse liberata dal Purgatorio. Sentì una
voce che le diceva: «Continua, continua
a pregare, poiché non è ancora giunto
il tempo della liberazione di Serafica».
Due giorni dopo però, mentre la Beata
partecipava alla Messa, vide al momento
dell’elevazione del calice, suor Serafica
che saliva al Cielo.
La Beata, ispirata dalla Vergine
Maria, pregò e soffrì per il giovane
ecclesiastico Giovanni Giacomo Olier, al
quale rivelò di essere chiamato a fondare
i primi seminari in Francia. Gli ultimi
tre anni della sua vita dovette subire
molte diffamazioni che la fecero rimuo-
vere dall’incarico di priora. Soffrì tutto
in silenzio a favore della futura
Congregazione dei Preti di San Sulpizio,
fondata dall’Olier. Mantenne un contatto
quotidiano con il suo angelo custode.
Morì il 19 ottobre 1634. Il suo corpo è
conservato nel monastero di Langeac.
Vi è un altro episodio nella vita della
Beata, che riguarda una religiosa di Langeac,
di nome suor Serafica. Il confessore ordinò
ad Agnese di supplicare Dio, affinché le
facesse conoscere lo stato di quell’anima.
Durante la preghiera la Beata chiese a
Dio di accettarla come vittima al posto
M