Santa Gemma Galgani
Gemma nacque il 12 Marzo 1878
nella frazione di Borgonuovo
(Comune di Capannori). Ben presto ebbe
esperienze mistiche che la condussero a
raggiungere la perfezione. Offrì la sua
vita per la conversione dei peccatori e a
questa intenzione aggiunse anche la
liberazione delle Anime del Purgatorio.
Era solita dire: «Sì, patire, patire per i
peccatori e particolarmente per le povere
anime del Purgatorio». E ancora scriveva
nel Diario : «L’Angelo custode mi ha detto
che stasera Gesù mi farà soffrire un po’ di
più e cioè per due ore dopo le nove e
precisamente per una povera anima nel
Purgatorio».
Un giorno venne a sapere durante
un’estasi che nel monastero delle
Passioniste a Corneto una monaca di
nome suor Maria Teresa di Gesù
Bambino si era gravemente ammalata.
Gemma chiese al suo direttore spirituale,
Padre Germano di San Stanislao, se era
vero che quella monaca stava per morire.
Ricevuta conferma, la Santa cominciò
a pregare Gesù di concedere a quella
monaca di espiare i suoi peccati nel suo
letto di dolore, affinchè alla sua morte
potesse entrare direttamente in Cielo.
Gemma venne esaudita parzialmente. In
effetti, la monaca di Corneto soffrì molto
e morì solo dopo alcuni mesi. Saputa
la notizia della morte, Gemma cercò di
coinvolgere i suoi parenti a pregare per
la defunta. Un giorno suor Maria Teresa
apparve alla Santa chiedendo preghiere
perché soffriva molto in Purgatorio. Da
quel giorno, Gemma si impegno nell’offrire
suffragi per la defunta e così pregava:
«Signore, prendi presto in paradiso suor
Maria Teresa; essa è infatti un’anima che
ti è particolarmente cara, fa soffrire me
per lei. Io voglio veramente liberarla
dalle pene del purgatorio».
Per due settimane la Santa dovette
subire atroci sofferenze in espiazione
delle pene che sarebbero toccate a suor
Maria Teresa, ma il Signore l’esaudì come
raccontò lei stessa: «Verso le 12,30 mi
sembrò che venisse la Madre di Dio a
dirmi che il momento era molto vicino.
Dopo un po’ mi sembrò anche che
Maria Teresa nel vestito delle passioniste
accompagnata dal suo Angelo custode e
da Gesù passasse davanti a me. Quanto
era diversa dal quel giorno in cui la
vidi per la prima volta! Essa si avvicinò
sorridente e mi disse: ora sono veramente
felice e vado a godermi per sempre il mio
Salvatore, e tornò a ringraziarmi. Si volse
ancora facendomi cenno con la mano
come per salutarmi e poi salì verso il
Cielo con il suo Angelo custode e Gesù;
erano le due e mezzo»!
Santa Gemma ebbe numerose espe-
rienze mistiche, tra le quali venne vista
più volte da vari testimoni sudare lacrime
di sangue per il dolore che provava a causa
dei peccati degli uomini. Il fenomeno si
verificava in particolare quando pregava
per i sacerdoti. Nella sua Autobiografia ,
Gemma racconta delle pene che provava
mentre riceveva da Gesù la corona di
spine, le quali si conficcavano sul suo capo.
Il fenomeno si svolgeva tra il giovedì
e il venerdì alla presenza di numerosi
testimoni.
S.