San Vincenzo Ferrer
an Vincenzo Ferrer nacque a Valencia
in Spagna il 23 gennaio 1350. Il
3 febbraio 1367 entrò tra i Domenicani
della città e iniziò a studiare logica e
filosofia. Studiò anche la Bibbia e
l’ebraico. Commentò la Summa Teologica
di San Tommaso e perfezionò gli studi
prima a Lerida poi a Tolosa. Nel 1384
venne nominato priore del convento di
Valencia e qualche anno dopo cominciò a
predicare. Il 22 novembre 1399 Vincenzo
ebbe una visione nella quale lo si invitava
ad annunciare il Vangelo a tutti gli uomini.
La sua predicazione scuoteva le coscienze
e numerosissime furono le conversioni
che egli suscitò. Partendo dalle Scritture
e facendo esempi con la vita dei Santi
riusciva a coinvolgere le folle nel ricono-
scere in Cristo l’unica speranza per
l’umanità. Attraversò la Spagna, la
Francia, l’Italia del nord per portare a
tutti l’annuncio del Regno di Dio e per
mettere fine alle discordie e alle divisioni
che affliggevano la Chiesa. Si impegnò
soprattutto per comporre lo scisma
d’occidente, prima tentando una media-
zione tra Gregorio XII e Benedetto XIII,
poi cercando di convincere Benedetto a
rinunciare al papato e, di fronte al suo
rifiuto, cercando di sottrargli l’obbedienza
della Spagna. L’occasione gli venne nel
1412 quando, morto senza eredi Martino
I di Aragona, fu tra i giudici incaricati di
stabilire la successione al trono (compro-
messo di Caspe). Il trono venne assegnato
al candidato sostenuto da Vincenzo,
Ferdinando I di Aragona (il “Giusto”),
che nel Concilio di Costanza si batté per
la fine dello scisma e riconobbe legittima
l’elezione di Martino V Colonna, ponendo
fine ad ogni richiesta di Benedetto XIII.
Cercò di convertire i catari e i valdesi
e di far cessare la guerra dei Cento anni.
Alcuni fedeli, detti flagellanti, comincia-
rono a seguirlo. Dette loro delle regole
di vita dalle quali nacquero delle
confraternite. Morì il 5 aprile 1419 a
Vannes in Bretagna, mentre si trovava in
quella regione per predicare. Callisto III
lo canonizzò nel 1458.
Vincenzo si infliggeva penitenze e
pregava assiduamente per la conversione
dei peccatori, ma anche per la liberazio-
ne delle Anime del Purgatorio. Il Santo
aveva una sorella di nome Francesca,
la quale in vita era stata un po’ troppo
dedita alle cose mondane. Fu salva però
grazie al pentimento e alla confessione
che fece in punto di morte. Pochi giorni
dopo apparve al suo fratello mentre
celebrava la Messa, tutta circondata di
fiamme e immersa in atroci sofferenze.
Gli disse che era stata condannata a
quelle pene fino al giorno del giudizio,
ma che potrebbe esserne liberata com-
pletamente se egli avesse celebrato in
suo suffragio le trenta Messe di
San Gregorio. San Vincenzo, allora, fece
quanto richiesto e iniziò la celebrazione
delle Messe gregoriane. L’ultimo giorno
la sorella gli apparve circondata da
Angeli mentre saliva al Cielo.
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