Dionigi il Certosino
ionigi il Certosino ebbe numerose
esperienze mistiche, nelle quali
vide la sorte delle Anime del Purgatorio.
Un giorno, una pia donna di nome
Gertrude aveva l’abitudine di offrire ogni
giorno tutte le sue opere buone in favore
delle anime del Purgatorio. Giunta al ter-
mine della vita, mentre stava per morire,
il demonio la tentò cercando di indurla
alla disperazione insinuandole questi
pensieri: «Perchè sei stata così stupida e
ignorante, di privarti durante la tua vita
di tutti i tuoi meriti per regalarli agli
altri? Aspetta ancora un poco, fino che
sarai giunta nell’eternità, e allora vedrai
quello che ti succederà quando non
potrai presentare all’eterno Giudice
alcun merito! Tu sarai dannata, ma io me
la riderò e deridendoti e prendendoti
in giro e facendoti ingiuria per tutta
l’eternità! Perchè hai donato con tanta
leggerezza tutti i tuoi meriti? Lo hai fatto
solo per superbia e fu questa a farti cieca!
Ma questa ti verrà a costare molto cara!»
In questo modo, il demonio tormen-
tava la povera donna, che a causa di
queste insinuazioni era tutta sconvolta
e angosciata. Il Signore venne in suo
soccorso e le disse: «Perchè sei stata così
angosciata, figlia mia carissima? Sappi
che l’amore e la misericordia, che tu hai
avuto per le povere anime, mi è piaciuta
così tanto che io in cambio ti perdono e
rimetto tutte le pene che avresti dovuto
subire in Purgatorio: e anche il tuo premio
in Cielo io lo centuplicherò, secondo la
mia promessa, di ricompensare al cento
per uno coloro che sono generosi per
amore del prossimo. Sappi inoltre che
tutte le anime che tu hai liberato dal
Purgatorio presto ti verranno incontro
per accompagnarti nel Regno dei Cieli!»
Immediatamente, ogni timore e angoscia
sparirono dall’anima della donna e morì
nella pace di Dio.
Dionigi nacque nella celebre famiglia
dei Van Leeuwen a Rijkel presso Saint-Trond
(Belgio) nel 1402 o 1403. Compì i suoi
studi nelle vicine città di Saint-Trond e
Zwolle. Ancora giovane sentì presto una
forte attrattiva per la vita monastica e
quindi chiese di entrare prima nella
certosa di Zelem e poi in quella di
Roermond, ma venne rifiutato perché
non ancora ventenne.
Allora decise di andare a Colonia,
per perfezionare gli studi delle scienze
sacre e profane, il suo nome negli archivi
di quella università, è registrato nel 1424
come ‘maestro d’arte. Tornato nei Paesi
Bassi poté finalmente entrare nella
Certosa Betlehem Mariae in Roermond
(Olanda), dove trovò l’ambiente ideale
per il suo desiderio di santificazione.
Si dedicò a tempo pieno all’apostolato
della scrittura: scrisse 42 volumi e solo il
“Commento alla Bibbia”, la sua opera più
importante, iniziata nel 1434 e ultimata
solo nel 1457, occupa ben 14 volumi.
La sua fama di dottrina e santità,
superò le mura della Certosa e quando il
Cardinale Niccolò Cusano giunse come
Legato nei Paesi Bassi, lo volle con sé
come compagno di viaggio e consigliere.
Trascorse gli ultimi anni della vita nel
silenzio e nella preghiera. Morì il 12 marzo
1471.
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