Dionigi il Certosino
lla morte del padre, Dionigi il
Certosino voleva sapere dove era
stata destinata la sua anima, tanto che
tralasciò di pregare per lui. Un giorno
sentì una voce che gli diceva: «Perchè ti
lasci dominare tanto dalla tua curiosità e
vuoi assolutamente sapere dove si trova
l’anima di tuo padre? Invece di perderti
in questi pensieri, sarebbe meglio che tu
pregassi per lui perchè possa essere
liberato dalle pene del Purgatorio».
Colpito da quanto accaduto, Dionigi
cominciò a pregare con grande zelo per
suo padre. Dopo qualche tempo il
Certosino ebbe dal Signore la conferma
che il suo genitore era stato liberato dalle
pene e godeva della visione di Dio.
Un’altra volta Dionigi stava assistendo
un novizio morente, che da anni aveva
promesso a Dio di recitare due volte al
giorno tutto il salterio; ma poi egli aveva
spesso trascurato il suo impegno e alla fine
lo aveva del tutto dimenticato. All’ora
della morte il novizio si ricordò della
promessa, ma non avendo compiuto il
suo dovere, venne preso dall’angoscia.
Per confortare il giovane, Dionigi promise
al morente di soddisfare lui stesso alla
promessa. Ma a causa dei troppi impegni,
Dionigi si dimenticò di recitare il salterio
per il novizio. Un giorno il defunto apparve
al Certosino e lo rimproverò, ricordandogli
la promessa fatta: «Se tu avessi dovuto
patire la millesima parte delle pene, che
io adesso devo patire in Purgatorio, non
diresti nemmeno una parola per scusarti,
eppure sarebbe fondata. Invece tu soddisfe-
resti immediatamente all’impegno che ti
sei assunto davanti a Dio per me».
Un altro episodio colpì Dionigi:
Giovanni van Loewen, prevosto di San
Vittore a Xanten era morto il 23 dicembre
1438 e secondo il suo desiderio era stato
sepolto nella chiesa dei certosini in
Roermond. Egli era stato un uomo molto
importante e aveva accumulato molti
benefici e prebende. Non aveva mai
abusato delle ingenti rendite, ma li
aveva destinati a opere buone, come la
costruzione di un nuovo monastero a
Roemond, e un collegio gerosolimitano a
Colonia. Alla sua morte, venne condan-
nato a una lunga e dolorosissima pena in
Purgatorio. Nel primo anniversario della
sua morte fu celebrato un solenne ufficio
dei defunti con la Messa nella chiesa dei
certosini di Roermond. Durante il canto
delle Lodi, giunti al «Benedictus»
Dionigi vide uscire dalla tomba di
Giovanni van Loewen delle fiamme di
fuoco. Il Certosino indicò a un giovane
confratello la tomba per capire se anche
lui vedeva le fiamme, ma non vide niente.
Dionigi rimase colpito dalla visione e si
chiedeva il significato: il defunto sarà in
Purgatorio o all’Inferno? Nel secondo
anniversario della morte del prevosto, si
ripetè la stessa cosa, ma questa volta le
fiamme erano un po’ diminuite. Durante
il terzo anniversario venne rivelato a
Dionigi che la liberazione del defunto
dal Purgatorio era ormai vicina.
Dionigi nacque nella celebre famiglia
dei Van Leeuwen a Rijkel presso Saint-Trond
(Belgio) nel 1402 o 1403. Compì i suoi
studi nelle vicine città di Saint-Trond e
Zwolle. Morì nel 1471.
A