Serva di Dio Suor Benigna Consolata Ferrero
a visitandina Serva di Dio Suor
Benigna Consolata Ferrero fu la
confidente del Sacro Cuore di Gesù, il
quale le rivelò anche della gloria che lo
circondava in Paradiso. Leggiamo nel Diario
della Serva di Dio quanto Gesù le confi-
dava: «“La principal cosa che desidero si
sappia è che Io son tutto amore, e che
la più gran pena che si potrebbe fare al
mio Cuore sarebbe di dubitare della mia
Bontà…” “Senti, mia gioia, scrivi questo:
Se si vuol farmi un piacere grande è credere
al mio Amore; se me lo si vuol fare più
grande è credere di più, e per farmelo poi
grandissimo è non metter limiti a questa
Fede nel mio Amore… La confidenza è
la chiave che apre i tesori della mia
Misericordia… Le anime confidenti sono
le ladre delle mie grazie… E’ certo che
cento peccati m’offendono più di uno,
ma se quest’uno fosse di diffidenza, Mi
ferirebbe il Cuore più che cento altri,
perchè la diffidenza ferisce il mio Cuore
nel più intimo; amo tanto gli uomini!…
Io amo gli uomini, Io amo teneramente
gli uomini, li amo tenerissimamente
come miei fratelli; benchè ci sia una
distanza infinita fra Me e loro, Io non
la conto…” E siccome l’amore vuole la
corrispondenza: “Mia Benigna, continua
l’Amante Divino, fatti l’Apostola del mio
Amore, grida forte che ti senta tutto il
mondo che Io ho fame, che lo ho sete,
che Io muoio dal desiderio di esser
ricevuto dalle Mie creature… Sono nel
Sacramento del mio Amore per le mie
creature, ed esse ne fanno sì poco caso!…
Mia Benigna, ho sete dell’amore delle
Mie creature! I Serafini mi amano tanto,
i Santi mi amano tanto, il loro amore è
più puro, Io ho tanto amore in Cielo, ma
vengo a cercarlo in terra, perchè in terra
l’amore è libero…” Sono pagine e pagine
meravigliose di cui ogni linea, ogni parola
è una scintilla caduta dalla fornace
ardente del Cuore Sacratissimo di Gesù
nel mondo delle anime per accendervi
quel fuoco di cui è scritto: “Ignem veni
mittere in terram, et quid volo visi ut
accendatur? E così si compie quanto fu
detto alla “piccola segretaria” del Divin
Cuore: “Voglio un nuovo risorgimento
nella società, e voglio che questo sia
operato dall’Amore… Mi servirò di te
quale mezzo per comunicarmi alle
Mie creature…”
Gesù proseguiva: “Mia Benigna,
dammi delle anime” “Come devo fare, o
Gesù, per darti anime?” “ I° Col sacrificio.
Si, mia Benigna, che tu sia in un continuo
stato di sacrificio. Quando tu ti trovi fuori
di questo stato ti devi sentire fuori di
posto. Bisogna continuamente accenderlo
nel cuore questo fuoco… le anime non
si salvano col far niente”. E ancora le
diceva: “Mia Benigna, la sete che Io ho di
salvare anime più che posso Mi spinge a
cercarmi delle anime che io associo alla
mia opera d’amore…” ».
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