Santa Teresa del Bambino Gesù
I
l canonico di San Lorenzo in Firenze
Onorio Pugi il 16 giugno 1922 riferì
di una guarigione ottenuta grazie all’inter-
cessione di Santa Teresa del Bambino
Gesù. «Nel settembre 1921 una giovane
madre di tre bambini fu colpita da una
grave malattia interna, accompagnata da
dolori acuti che la ridussero a completa
immobilità; il minimo movimento provo-
cava un raddoppiamento di sofferenze.
Gli specialisti consultati proposero
un’operazione che sarebbe stata assai
dolorosa e che non avrebbe avuto altro
risultato che conservarla in vita lasciandola
nella completa inazione. Fu allora che
visitando la malata le portai un opuscolo
relativo a suor Teresa di Gesù Bambino,
e una sua reliquia, consigliandola di fare
una novena a quella potente santa. La
malata cominciò subito le preghiere e,
ogni volta che le recitava, le sembrava, a
quanto mi confessò, di sentire la presenza
invisibile di un essere che la circondava
con tenera protezione, e perfino si sentiva
qualche volta pervasa di un profumo di
rose. I dolori diventavano sempre più
acuti; uno dei professori già consultati
fu di nuovo chiamato, ma non fece che
ripetere la diagnosi antecedente: urgeva
un’operazione. Questa sentenza penosa
non fece che raddoppiare e rendere più
ardente la confidenza della signora
verso suor Teresa di Gesù Bambino e la
scongiurò di venire in suo soccorso. Ora
in quella notte stessa, verso la mattina,
ella sentì a un tratto la presenza sopran-
naturale della sua celeste protettrice e vide
apparire una luce sfolgorante. La piccola
Santa aveva con sé delle rose e le disse:
“Sono regina in Cielo”. Nel medesimo
tempo il dolce profumo dei fiori celesti
che la santa portava in mano riempì tutta
la stanza. Immediatamente le sofferenze
sparirono, la malata nelle ore mattutine
lasciò il letto, dandosi durante tutto il
giorno alle faccende domestiche e facendo
la sera, con i suoi, una lunga passeggiata;
e tutto ciò si ripeté nei giorni che seguirono.
Da quell’epoca ella non conserva alcunis-
sima traccia delle passate sofferenze».
Il Messale Romano ricorda Santa Teresa
del Bambino Gesù così: «Sensibilissima
e precoce, fin da bambina decise di
dedicarsi a Dio. Entrò nel Carmelo di
Lisieux e nel solco della tradizione
carmelitana scoprì la sua piccola via
dell’infanzia spirituale, ispirata alla
semplicità e all’umile confidenza
nell’amore misericordioso del Padre.
Posta dalla vocazione contemplativa nel
cuore della Chiesa, si aprì all’ideale
missionario, offrendo a Dio le sue giornate
fatte di fedeltà e di silenziosa e gioiosa
offerta per gli apostolo del Vangelo.
I suoi pensieri, raccolti sotto il titolo
Storia di un’anima, sono la cronaca
quotidiana del suo cammino di identifi-
cazione con l’Amore. Con San Francesco
Saverio è patrona delle missioni».