Santa Caterina da Siena
anta Caterina da Siena, proclamata
Patrona d’Italia, è una delle mistiche
più famose. Un giorno Gesù le disse: «Ti
amo tanto, che chiunque mi chiederà
grazie in tuo nome, le otterrà!». Fu stim-
matizzata, ebbe la scienza infusa, scrutava
i cuori, trascorse lunghi periodi nutren-
dosi solo dell’Eucaristia ed ebbe la grazia
dello sposalizio mistico con Gesù.
Appena morta, volò in Paradiso. Vide
la maestà di Dio, la bellezza della Corte
Celeste, l’oceano di felicità riservata ai
Beati. Spinta dalla fiamma dell’amor di
Dio, desiderosa di procurare il Paradiso
a molte altre anime, supplicò Gesù che
le concedesse di ritornare sulla terra. La
preghiera fu esaudita.
Il cadavere di Santa Caterina da circa
sei ore stava adagiato sul letto circondato
dai numerosi familiari; all’improvviso si
mosse e riprese la vita normale. La Santa
ricominciò a fare apostolato: uomini, donne,
ecclesiastici, letterati … tutti ascoltavano
la vergine senese e la chiamavano
mamma spirituale.
Un giorno un grande peccatore
resisteva alla grazia di Dio; assolutamen-
te non voleva troncare la vita di peccato.
«Figlio mio, le disse la Santa, se sapessi
quale sacrificio io abbia fatto per te!
Lasciai temporaneamente il Paradiso, ove
avrei potuto godere senza misura, e sono
ritornata in terra, a patire, per procurare
anche a te l’eterna felicità». Parlò con
tanto slancio del Paradiso, che il peccatore
si convinse a ritornare a Dio.
Caterina nacque a Siena nel 1347,
dal tintore Jacopo Benincasa e da Lapa
di Puccio de’ Piacenti. All’età di sei anni
(1353) ebbe la prima visione di Cristo
Pontefice, accompagnato dagli apostoli
Pietro e Paolo e dall’evangelista Giovanni.
E’ un’esperienza fondamentale per tutta la
sua vita, infatti intuisce che deve rivolgere
cuore e mente a Dio facendo sempre la
sua volontà. A sette anni emise il voto
di verginità perpetua; ma la famiglia
ostacolava la vocazione e la voleva far
sposare. Un giorno il padre la sorprese in
preghiera con una colomba aleggiante
sul capo. Decise allora di lasciare libera
la giovane di scegliere la propria strada.
Dopo anni di preghiere e penitenze,
ricevette nel 1363 l’abito del Terz’ordine
di San Domenico. Nella sua cameretta,
molto spoglia, condusse per alcuni anni
vita di penitenza.
A venti anni imparò a leggere,
ricevette l’anello delle mistiche nozze con
Gesù, dettò le prime lettere, ebbe inizio
la sua attività caritativa: poveri, malati,
carcerati, spesso ripagata da ingratitudine
e calunnie. Nel 1370 avvenne lo scambio
dei cuori tra Caterina e Gesù. Nell’estate
1374 si prodigò a Siena per assistere gli
appestati. Nel 1376, a maggio, partì per
Avignone, arrivando il 18 giugno; il 20
vide Gregorio XI, che si decise a partire
per l’Italia il 13 settembre, passando
da Genova, dove Caterina lo convinse di
nuovo a proseguire il viaggio per Roma.
Nel 1378, su incarico del Papa, andò a
Firenze per trattare la pace, poi ottenuta
il 18 luglio. Morì il 29 aprile 1380.
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