è chiaro riguardo alla guerra che il
demonio ha scatenato contro l’uomo:
«Se Satana ci dichiarasse guerra da solo
e da solo portasse la nostra rovina,
quest’unica formula basterebbe, perché
racchiude un modello della professione
del “Rinuncio a lui”: così non ti legheresti
mai più in amicizia con lui. Ma poiché è
invisibile, usa mezzi sensibili per muoverci
guerra: ricorre a quegli uomini che, da lui
sottomessi, diventano gli strumenti della
sua malizia e di cui si serve per far cadere gli
altri. Per questo aggiunge: “e a tutti i suoi
angeli”. Si chiamano “suoi angeli” tutti quelli
che traggono da lui qualche malizia con cui
contaminare gli altri. Al principio, poiché
non era ancora caduto nessuno che fosse
atto a servirlo nocendo agli altri, lo strumento
di cui si servì per la caduta e la perdita
dell’uomo fu il serpente. Ma, dopo aver
accalappiato gli uomini, si serve di quelli che
sono atti a perdere gli altri. Per questo il
beato Paolo afferma: “Temo però grandemente
che, come il serpente con la sua astuzia
sedusse Eva, i vostri pensieri si corrompano
con la loro sapienza diffondono l’errore del
paganesimo. Angeli di Satana, quanto in nome
della filosofia, diffondono presso i pagani
dottrine disastrose, al messaggio della
religione. Angeli di Satana i promotori
di eresie, i quali, dopo la venuta del Cristo
nostro Signore, hanno introdotto nel
mondo, sotto il nome di Cristo, menzogne
nemiche della religione (II 7,9)».
e siano sviati dalla loro semplicità nei
riguardi di Cristo” (2 Cor 11,3) Egli mostra
dunque che coloro i quali sono adesso
intenti a distogliere gli altri dal bene,
svolgano la stessa funzione del serpente,
allorché voleva perdere gli uomini. Ecco
perché, dopo aver detto: “Rinuncio a
Satana”, aggiungi: “e a tutti i suoi angeli”.
Chiama “angeli di Satana” quanti attuano
la sua volontà di far cadere gli uomini e di
farli perire. Non dobbiamo anche chiamare
angeli di Satana tutti coloro che si dedicano
alla sapienza straniera e che fanno pene-
trare nel mondo l’errore del paganesimo?
Angeli di satana, certo, tutti i poeti che,
con le loro favole, moltiplicano l’idolatria e
Così il Santo commentò la formula
della rinuncia a Satana pronunciata durante
il rito del Battesimo: «Dopo aver detto:
“Rinuncio a Satana e a tutti i suoi angeli”,
aggiungi: “a tutto il suo culto”. Come ti devi
allontanare dagli uomini che compiono i
voleri del maligno, così ti distoglierai con
orrore da ogni dottrina che è apertamente
un’empietà. Tutto il paganesimo è culto di
Satana: non solo i sacrifici, l’adorazione
degli idoli ed ogni rito cultuale antico, ma
anche ogni pratica che di lì trae la sua
origine, corrompendo l’anima degli uomini
(II, 10)».
I l pensiero di Teodoro di Mopsuestia