Santa Francesca Romana
anta Francesca Romana è famosa
per le sue visioni dell’Inferno. La santa
descrive Lucifero come il più brillante
dei Serafini; per questa ragione il suo
peccato fu molto grave. Come sappiamo,
i Serafini sono il più alto tra i nove cori degli
Angeli. Lucifero pertanto era il più alto
in grado fra gli angeli che si ribellarono,
e per questo fu gettato nella parte più
profonda dell’Inferno.
basso nella gerarchia celeste. Ebbene,
nonostante questo, la prima volta che vide
il suo Angelo Custode Santa Francesca
Romana fu così colpita dalla sua grandezza
che lo scambiò per Dio stesso. Si gettò a
terra per adorarlo. L’angelo la fermò e le
spiegò chi era. Questo mostra lo splendore
di un semplice angelo custode. Quanto più
grande è lo splendore di un arcangelo, di
un cherubino, di un serafino!
Ci furono angeli che scelsero di
seguire Lucifero con speciale malizia e di
loro iniziativa. Furono gettati all’Inferno
e sono tormentati da lui perché egli è
più potente di loro, e – ci dice Santa
Francesca Romana – la Divina Giustizia
ha delegato a Lucifero il compito di punire
per tutta l’eternità coloro che egli un giorno
convinse a seguirlo nella ribellione.
Il Diavolo agisce sempre contro di noi
e l’Angelo Custode sempre ci protegge,
che glielo chiediamo o no. Ma dobbiamo
chiedere più spesso all’Angelo Custode
di proteggerci, imparare a discernere
l’azione del Demonio, chiedere anche la
protezione della Madonna. Tutto questo
è “vegliare e pregare” contro l’azione dei
demoni. Sono i temi su cui ci invitano a
meditare le visioni di Santa Francesca
Romana
Santa Francesca ci dice anche che i
demoni principali che obbediscono a
Lucifero sono tre: Asmodeo, che rappre-
senta il vizio della carne; Mammona, che
è al vertice del vizio dell’avarizia; e Belzebù,
capo di tutte le idolatrie e attività oscure.
Vediamo qui come i due principali
angeli ribelli – Lucifero e Asmodeo – sono
rispettivamente i demoni dell’orgoglio e
della sensualità.
Questa santa non ha visto solo demoni.
Vedeva spesso anche il suo Angelo Custode,
cioè un angelo di grado relativamente
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