Sant’Antonio da Padova
ant’Antonio di Padova, in portoghese
Santo António de Lisboa, al secolo
Fernando Martim de Bulhões e Taveira
Azevedo, fu un religioso portoghese
canonizzato dalla Chiesa cattolica e
proclamato nel 1946 Dottore della Chiesa.
Da principio monaco agostiniano a
Coimbra dal 1210, poi dal 1220 frate
francescano. Viaggiò molto, vivendo
prima in Portogallo quindi in Italia ed
in Francia. Nel 1221 si recò al Capitolo
Generale ad Assisi, dove vide di persona
San Francesco d’Assisi. Dotato di grande
umiltà ma anche di grande sapienza e
cultura, per le sue valenti doti di predica-
tore, mostrate per la prima volta a Forlì
nel 1222, fu incaricato dell’insegnamento
della teologia e inviato per questo dallo
stesso San Francesco a contrastare la
diffusione dell’eresia catara in Francia. Fu
poi trasferito a Bologna e quindi a Padova.
Morì all’età di 36 anni. Numerosissimi
sono i miracoli attribuiti a Sant’Antonio,
per questo ricordato come “taumaturgo”
cioè operatore di prodigi.
Celebre è l’episodio che narra che
«durante i funerali di un avaro, il Santo
esclamò che quell’uomo non meritava di
essere sepolto in terra consacrata, poiché
l’anima era dannata all’inferno. Ricordando
le parole di San Luca, “Dov’è il tuo tesoro,
lì è anche il tuo cuore”, gli fece aprire il
petto da due cerusici, e si vide che il morto
non aveva cuore: questo fu trovato nella
cassa dove l’avaro teneva il suo denaro».
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